Traditi dalla fretta #14
Nonostante non sia passato poi così tanto tempo dalla precedente, la pubblicazione di una nuova puntata di "Traditi dalla fretta" era necessaria in questa seconda settimana di luglio. Le cose da presentare sono ancora una volta numerosissime, ma fondamentalmente non sono solo quelle il motivo.
C'è innanzitutto da precisare che vi sto scrivendo da una spiaggia, quella che mi sono scelto per trascorrere in assoluto relax queste vacanze estive 2019. E su tale spiaggia mi tratterrò per un'intera settimana ancora.
Ovviamente non è vero che mi sono portato un computer sotto l'ombrellone: fortunatamente esiste un concetto che si chiama "programmazione" e che ho ignobilmente utilizzato per simulare la mia presenza in rete quando, al contrario, mi sto facendo allegramente i fatti miei.
Era comunque necessario farsi vivi anche solo per annunciare che il blog, nonostante il parere contrario del suo amministratore, avrà presto intenzione di prendersi una vacanza ancora più lunga, tipo fino alla fine di agosto. Tanto sappiamo tutti bene quanto desolata sia la blogosfera in questo periodo.
Una pausa quindi servirà per mettersi a produrre nuovo materiale per la nuova stagione senza l'angoscia di dover per forza pubblicare qualcosa il giorno dopo. Ci saranno solo un paio di eccezioni a questa pianificazione (un paio di post da qui a fine luglio, già scritti e programmati), ma giusto per onorare degli impegni che mi ero preso precedentemente. Verso i primi di settembre ci sarà poi anche qui il tradizionale appuntamento con la Notte Horror...
C'è innanzitutto da precisare che vi sto scrivendo da una spiaggia, quella che mi sono scelto per trascorrere in assoluto relax queste vacanze estive 2019. E su tale spiaggia mi tratterrò per un'intera settimana ancora.
Ovviamente non è vero che mi sono portato un computer sotto l'ombrellone: fortunatamente esiste un concetto che si chiama "programmazione" e che ho ignobilmente utilizzato per simulare la mia presenza in rete quando, al contrario, mi sto facendo allegramente i fatti miei.
Era comunque necessario farsi vivi anche solo per annunciare che il blog, nonostante il parere contrario del suo amministratore, avrà presto intenzione di prendersi una vacanza ancora più lunga, tipo fino alla fine di agosto. Tanto sappiamo tutti bene quanto desolata sia la blogosfera in questo periodo.
Una pausa quindi servirà per mettersi a produrre nuovo materiale per la nuova stagione senza l'angoscia di dover per forza pubblicare qualcosa il giorno dopo. Ci saranno solo un paio di eccezioni a questa pianificazione (un paio di post da qui a fine luglio, già scritti e programmati), ma giusto per onorare degli impegni che mi ero preso precedentemente. Verso i primi di settembre ci sarà poi anche qui il tradizionale appuntamento con la Notte Horror...
Sta per tornare il più terrificante evento blogosferico dell'estate
NOTTE HORROR 2019
NOTTE HORROR 2019
Anche quest'estate, come ormai è abitudine piuttosto consolidata, tornano gli appuntamenti del martedì con la Notte Horror in versione blogghesca.
A chi bazzica da queste parti solo da tempi recenti, posso dire che si tratta di un'iniziativa multi-blog che intende omaggiare quei meravigliosi appuntamenti che, negli anni Novanta, ci tenevano incollati ai teleschermi, ben sintonizzati su Italia 1. Le Notti Horror televisive, che puntualmente si ripetevano ogni martedì d'estate, proponevano lunghe maratone di filmacci horror tra i più demenziali della storia ma, nonostante questo piccolo particolare, quegli appuntamenti sono rimasti impressi nell'immaginario di un'intera generazione.
Rievocare sul blog (su una ventina di blog) un pizzico di quel fascino perduto è cosa non da poco, ma ci proviamo, e mal che vada potremo dire di esserci divertiti.
La formula è molto semplice: due post ogni martedì, uno programmato alle ore 21:00, l'altro alle 23:00. Tre semplici regole: 1) tassativamente horror; 2) preferibilmente tamarrata; 3) possibilmente anni 70-80-90. Il sipario verrà alzato questa sera sui blog di "Bara Volante" Cassidy e di Andrea "Malastrana" Lanza, dopodiché si andrà avanti, di settimana in settimana, fino alla fine di agosto. Il programma ufficiale verrà reso pubblico verso la fine del mese e postato nella side-bar qui a destra, dove rimarrà fino al termine dell'iniziativa. I link ai vari post saranno palesati di volta in volta, se avrete la pazienza di seguire la rassegna dall'inizio alla fine. Non mancate, mi raccomando!
Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali
DRACULA, IL MANOSCRITTO RITROVATO
Nel 1900 lo scrittore islandese Valdimar Ásmundsson tradusse Dracula, il celebre capolavoro gotico del 1897 di Bram Stoker. Lo pubblicò in Islanda lo stesso anno con una prefazione di Stoker, sul giornale da lui fondato e diretto, «Fjallkonan». In realtà però il romanzo che gli islandesi leggevano non era il Dracula che conosciamo…
Eppure nessuno si era mai accorto di nulla, fino a quando, più di un secolo dopo, il ricercatore olandese Hans de Roos ha fatto una scoperta sensazionale: Ásmundsson non si era limitato a tradurre Dracula, ma ne aveva scritta una versione del tutto diversa, rielaborando la trama e aggiungendo nuovi personaggi.
Il risultato è un romanzo più breve, più erotico e forse persino più ricco di suspense dell’originale.
Tanti sono i misteri che circondano il manoscritto: l’apparato critico a corredo dell’opera fornisce indizi interessanti su un enigma che metterà alla prova gli appassionati di questo classico della letteratura di tutti i tempi.
Ecco, queste sono le figate che vorrei vedere più spesso sugli scaffali delle librerie, quel tipo di figate a cui non so resistere pur sapendo che la mia wish list di lettura è più lunga della muraglia cinese. Già qualche anno fa avevo accennato, in una segnalazione, ad una "impura" versione turca del più celebre romanzo vampirico della storia (libro che ho letto settimana scorsa in spiaggia e che mi riprometto di recensire a breve sul blog).
Questa volta invece la versione impura giunge dalla periferia esattamente opposta di questo continente, da quell'Islanda da cui non ti aspetteresti molto di più che freddo, neve e qualche sporadico geyser.
Il merito è della casa editrice Carbonio, che lo scorso maggio ne ha presentato una traduzione in italiano (che la versione turca non ha ancora avuto, tra l'altro) a cura di Maura Parolini e Matteo Curtoni. Trovate tutto qui oppure sui soliti store digitali.
Eppure nessuno si era mai accorto di nulla, fino a quando, più di un secolo dopo, il ricercatore olandese Hans de Roos ha fatto una scoperta sensazionale: Ásmundsson non si era limitato a tradurre Dracula, ma ne aveva scritta una versione del tutto diversa, rielaborando la trama e aggiungendo nuovi personaggi.
Il risultato è un romanzo più breve, più erotico e forse persino più ricco di suspense dell’originale.
Tanti sono i misteri che circondano il manoscritto: l’apparato critico a corredo dell’opera fornisce indizi interessanti su un enigma che metterà alla prova gli appassionati di questo classico della letteratura di tutti i tempi.
Ecco, queste sono le figate che vorrei vedere più spesso sugli scaffali delle librerie, quel tipo di figate a cui non so resistere pur sapendo che la mia wish list di lettura è più lunga della muraglia cinese. Già qualche anno fa avevo accennato, in una segnalazione, ad una "impura" versione turca del più celebre romanzo vampirico della storia (libro che ho letto settimana scorsa in spiaggia e che mi riprometto di recensire a breve sul blog).
Questa volta invece la versione impura giunge dalla periferia esattamente opposta di questo continente, da quell'Islanda da cui non ti aspetteresti molto di più che freddo, neve e qualche sporadico geyser.
Il merito è della casa editrice Carbonio, che lo scorso maggio ne ha presentato una traduzione in italiano (che la versione turca non ha ancora avuto, tra l'altro) a cura di Maura Parolini e Matteo Curtoni. Trovate tutto qui oppure sui soliti store digitali.
Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali
VOCI NOTTURNE
Nella Roma Imperiale sussistevano i resti di uno strano ponte di legno. Era composto da travi sublique e oblique, senza chiodi e affidato a persone sacre, una sorta di fratellanza o setta, che rispondeva, con la vita dei suoi membri, della sua conservazione. A costoro derivò il titolo celeberrimo di pontefici o facitori del ponte. Su questo ponte si compivano in epoca arcaica misteriosi e segreti sacrifici.
Non so quanti di voi si ricordano di questa miniserie tivù, andata in onda un quarto di secolo fa sui canali nazionali. Non molti, immagino, altrimenti non verrebbe definita "il capolavoro dimenticato di Pupi Avati". Le prime tre puntate furono trasmesse come da programma, ma le ultime due, proprio quelle decisive, vennero mandate in onda insieme, quasi a voler mettere in fretta la parola fine su quella strana anomalia. Da qual momento "Voci notturne" scomparve e si trasformò in leggenda.
A distanza di tanto tempo ancora non esiste un DVD contenente questa miniserie. Nemmeno una versione ufficiale su VHS, se vogliamo dirla tutta. L'unica possibilità è di cercarsela in rete, grazie a previdenti appassionati che la videoregistrarono all'epoca o in occasione di un secondo passaggio (devastato dai tagli) su Rai Premium avvenuto qualche anno fa.
Weird Book propone oggi una versione deluxe del saggio scritto da GianLorenzo Franzì, con cinquanta pagine fino ad oggi inedite della sceneggiatura originale andata perduta del capolavoro di Pupi Avati.
GianLorenzo Franzì, grazie agli interventi degli autori, produttori e attori protagonisti, ha messo insieme testimonianze e schede critiche per fare ordine nell’intricata vicenda creativa e produttiva, con una sorta di guida ufficiale per sapere tutto quanto è necessario di questo gioiello televisivo dimenticato dal grande pubblico.
Qui il link alla nuovissima versione Deluxe; qui il link alla versione brossurata originale, risalente al 2015.
Non so quanti di voi si ricordano di questa miniserie tivù, andata in onda un quarto di secolo fa sui canali nazionali. Non molti, immagino, altrimenti non verrebbe definita "il capolavoro dimenticato di Pupi Avati". Le prime tre puntate furono trasmesse come da programma, ma le ultime due, proprio quelle decisive, vennero mandate in onda insieme, quasi a voler mettere in fretta la parola fine su quella strana anomalia. Da qual momento "Voci notturne" scomparve e si trasformò in leggenda.
A distanza di tanto tempo ancora non esiste un DVD contenente questa miniserie. Nemmeno una versione ufficiale su VHS, se vogliamo dirla tutta. L'unica possibilità è di cercarsela in rete, grazie a previdenti appassionati che la videoregistrarono all'epoca o in occasione di un secondo passaggio (devastato dai tagli) su Rai Premium avvenuto qualche anno fa.
Weird Book propone oggi una versione deluxe del saggio scritto da GianLorenzo Franzì, con cinquanta pagine fino ad oggi inedite della sceneggiatura originale andata perduta del capolavoro di Pupi Avati.
GianLorenzo Franzì, grazie agli interventi degli autori, produttori e attori protagonisti, ha messo insieme testimonianze e schede critiche per fare ordine nell’intricata vicenda creativa e produttiva, con una sorta di guida ufficiale per sapere tutto quanto è necessario di questo gioiello televisivo dimenticato dal grande pubblico.
Qui il link alla nuovissima versione Deluxe; qui il link alla versione brossurata originale, risalente al 2015.
Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali
GLI STRANI CASI DI ULYSSE BONAMY #1
Non molto tempo fa, giusto in uno dei primi post di gennaio, scrissi che il romanzo "La casa delle conchiglie" di Ivo Torello era stata une delle letture più piacevoli dell'anno appena concluso. Capirete bene quindi perché questa nuova iniziativa targata Hypnos non poteva che farmi saltare sulla sedia. Il fatto che sia la prima uscita di una serie non sminuisce il suo magnetismo, bensì lo amplifica. Particolare, quest'ultimo, che si discosta dalle mie normale abitudini...
Questo è il link.
Nella Parigi degli Anni Ruggenti può davvero succedere di tutto. Persino che un mascalzone, ladro, donnaiolo e truffatore come Ulysse Hilaire Bonamy si trovi a indagare su losche faccende decisamente fuori dall’ordinario, dove il soprannaturale è all’ordine del giorno, l’orrore a un passo e il divertimento assicurato.
Con La gorgiera della contessa sanguinaria, ambientato nel medesimo universo narrativo de La casa delle conchiglie, Ivo Torello ci trasporta in un mondo di stregonerie e malavita, equivoci e spaventi, farabutti, donnine facili e creature spettrali, un'intricata matassa di segreti e sotterfugi che solo Ulysse Bonamy, figura a metà tra Arsenio Lupin e Simon Templar, investigatore suo malgrado, potrà risolvere.
Il primo episodio della serie degli "strani casi di Ulysse Bonamy" ci introduce a una serie di manufatti dal potere misterioso, come la gorgiera della contessa sanguinaria!
Che fine ha fatto Anastasia Gauthier, la stellina dei music-hall parigini? In quale brutto pasticcio si è cacciata? davvero è stata rapita o si tratta di una messa in scena? Tocca a Ulysse Bonamy sbrogliare la matassa di segreti e sotterfugi, nel travolgente crescendo di colpi di scena e situazioni alquanto imbarazzanti che vi sorprenderà una pagina dopo l’altra.
Questo è il link.
Nella Parigi degli Anni Ruggenti può davvero succedere di tutto. Persino che un mascalzone, ladro, donnaiolo e truffatore come Ulysse Hilaire Bonamy si trovi a indagare su losche faccende decisamente fuori dall’ordinario, dove il soprannaturale è all’ordine del giorno, l’orrore a un passo e il divertimento assicurato.
Con La gorgiera della contessa sanguinaria, ambientato nel medesimo universo narrativo de La casa delle conchiglie, Ivo Torello ci trasporta in un mondo di stregonerie e malavita, equivoci e spaventi, farabutti, donnine facili e creature spettrali, un'intricata matassa di segreti e sotterfugi che solo Ulysse Bonamy, figura a metà tra Arsenio Lupin e Simon Templar, investigatore suo malgrado, potrà risolvere.
Il primo episodio della serie degli "strani casi di Ulysse Bonamy" ci introduce a una serie di manufatti dal potere misterioso, come la gorgiera della contessa sanguinaria!
Che fine ha fatto Anastasia Gauthier, la stellina dei music-hall parigini? In quale brutto pasticcio si è cacciata? davvero è stata rapita o si tratta di una messa in scena? Tocca a Ulysse Bonamy sbrogliare la matassa di segreti e sotterfugi, nel travolgente crescendo di colpi di scena e situazioni alquanto imbarazzanti che vi sorprenderà una pagina dopo l’altra.
Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali
24 A MEZZANOTTE
Vecchi cinema infestati, terrificanti nottate di Halloween, vampiri del passato con tutto il loro carico di fascino e morte, antichi sortilegi, strani riti africani, demoniache vendette, una droga che trasforma in zombi cannibali, sinistri B&B del profondo sud e inquietanti FAQ aziendali. Questi gli ingredienti al sangue di "24 a mezzanotte", un'antologia di racconti horror ambientati nelle provincie italiane, dove vecchie e nuove tematiche horror si incrociano e si rinnovano tra presente e passato, tra realtà e leggenda, tra sole e tenebre. Una visione cupa e sinistra del Belpaese, che vi accompagnerà nelle periferie della paura e nei centri cittadini dell'inquietudine in compagnia di 24 affilate penne dell'horror italiano.
L'inesauribile Milena Edizioni ci regala per questo primo scorcio d'estate una curiosa antologia di racconti che dovrebbe aiutarci a scacciar via l'afa con qualche brivido ben dosato. Mi faccio un nodo al fazzoletto per ricordarmi di aggiungerlo al mio carrello non appena rientro al mio tran-tran quotidiano (anche perché i nomi coinvolti sono piuttosto interessanti e meritevoli di cieca fiducia).
Contiene racconti di Stefano Amato, Danilo Arona, Corrado Artale, Vincenzo Barone Lumaga, Andrea Carlo Cappi, Fabio Celoni, Maurizio Cometto, Antonio Ferrara, Antonella Ferraris, Pietro Gandolfi, Roberto Grenna, Andrea Guglielmino, Fabio Lastrucci, Nicola Lombardi, Angelo Marenzana, Giuseppe Maresca, Gianluca Morozzi, Angelo Orlando Meloni, Massimo Padua, Barbara Panetta, Biagio Proietti, Luca Raimondi, Lea Valti, Daniele Zito. Curatori dell'antologia Luca Raimondi e Giuseppe Maresca. Include 24 illustrazioni di Fabio Lastrucci e una prestigiosa prefazione di Claudio Chiaverotti. Link al sito.
L'inesauribile Milena Edizioni ci regala per questo primo scorcio d'estate una curiosa antologia di racconti che dovrebbe aiutarci a scacciar via l'afa con qualche brivido ben dosato. Mi faccio un nodo al fazzoletto per ricordarmi di aggiungerlo al mio carrello non appena rientro al mio tran-tran quotidiano (anche perché i nomi coinvolti sono piuttosto interessanti e meritevoli di cieca fiducia).
Contiene racconti di Stefano Amato, Danilo Arona, Corrado Artale, Vincenzo Barone Lumaga, Andrea Carlo Cappi, Fabio Celoni, Maurizio Cometto, Antonio Ferrara, Antonella Ferraris, Pietro Gandolfi, Roberto Grenna, Andrea Guglielmino, Fabio Lastrucci, Nicola Lombardi, Angelo Marenzana, Giuseppe Maresca, Gianluca Morozzi, Angelo Orlando Meloni, Massimo Padua, Barbara Panetta, Biagio Proietti, Luca Raimondi, Lea Valti, Daniele Zito. Curatori dell'antologia Luca Raimondi e Giuseppe Maresca. Include 24 illustrazioni di Fabio Lastrucci e una prestigiosa prefazione di Claudio Chiaverotti. Link al sito.
Mi sono dedicato anche io a promuovere un po’ la Notte Horror, non vedo l’ora di leggere tutti ;-) A proposito di leggere, devo tenere d’occhio il catalogo di Weird Book perché mi sembra pieno di cosette che potrebbero piacermi parecchio, grazie per la dritta! Cheers
RispondiEliminaAh si ho visto. Ci siamo commentati a vicenda quasi telepaticamente! Chissà, sei tu il mio gemelllo che ho perso di vista subito dopo la nascita?
EliminaVoci Notturne lo registrai io attorno al 2009/2010 ma su uno dei tre principali canali Rai, ed era in versione integrale.
RispondiEliminaComunque proprio non capisco perché non facciano i dvd.
Notte Horror lo seguirò, sempre bella iniziativa.
Moz-
Si dice che alcuni passaggi della serie non siano stati graditi da certe eminenze... ma potrebbero benissimo essere solo le solite teorie complottiste...
EliminaCredo che semplicemente a nessuno interessi spendere tempo e denaro per un prodotto che non genera immediato ritorno economico. Tu ci avevi scritto un lungo post tanto tempo fa, vero?
Ne ho viste di opere di Avati sulla Rai, ma questa proprio non me la ricordo... devo scavare nella memoria.
RispondiEliminaSe hai amato “il segno de comando” allora questa serie devi recuperarla assolutamente, Ariano. Ne condivide le atmosfere, lo spessore culturale e, naturalmente, le splendide ambientazioni romane...
EliminaE' tornata la Notte Horror quindi ti perdoniamo ;)
RispondiEliminaAh ecco, meno male... ^_^
EliminaA proposito di Bram Stoker è appena uscito un romanzo ( parecchio pubblicizzato nei social ) scritto da un suo discendente ed edito dalla Nord che pare altrettanto interessante, anche se a me le bolle pubblicitarie difficilmente mi accalappiano.
RispondiEliminaHo notato in giro il libro a chi ti riferisci. Mi pare una bieca operazione commerciale in cui l’autore immagina il celebre antenato nelle vesti di cacciatore di vampiri...
EliminaIn sostanza la solita storia trita e ritrita, con l’aggravante di aver scomodato il riposo dell’autore di un vero e dannato capolavoro...
Non lo leggerò nemmeno sotto tortura.
Sarebbe interessante sapere se Bram Stoker sapeva che il suo Dracula in Islanda non era stato semplicemente tradotto ma riscritto...
RispondiEliminaPare che nessuno se ne fosse mai accorto fino a non molto tempo fa e, a mio parere, mi pare anche molto probabile come ipotesi.
EliminaLa notte horror è immancabile u.u
RispondiEliminaQuest'anno tra casini, caldo, lavoro e gatto però mi è arrivata sulla schiena senza che nemmeno me ne accorgessi ç_ç
L'importante è arrivare in tempo, sorellina!
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